Anselm Kiefer, Ritratto © Paolo Pellegrin.

KIEFER. LE ALCHIMISTE a Palazzo Reale a Milano

Un tributo monumentale alle alchimiste dimenticate: a Palazzo Reale Milano arriva la nuova opera site-specific di Anselm Kiefer, uno dei più influenti artisti contemporanei a livello internazionale.

Anselm Kiefer, Sophie Brahe, 2025. Photo Nina Slavcheva © Anselm Kiefer

Questa mostra, appositamente concepita per la Sala delle Cariatidi, inviterà i visitatori a interagire con opere che riflettono su storia, pittura e memoria femminile.

Promossa da Comune di Milano-Cultura e prodotta da Palazzo Reale e Marsilio Arte, con il contributo di Gagosian e Galleria Lia Rumma e con il sostegno dei Main Sponsor Unipol e Banca Ifis, l’esposizione rientra nel programma culturale dei Giochi Olimpici invernali di Milano Cortina 2026.
Curata dalla storica dell’arte Gabriella Belli, sarà allestita nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale a Milano dal 7 febbraio fino a settembre 2026.

Un’opera site-specific per la Sala delle Cariatidi

Le Alchimiste presenta un ciclo di trentotto grandi teleri, concepiti appositamente per dialogare con la drammatica bellezza della Sala delle Cariatidi: un ambiente maestoso segnato dalle ferite del bombardamento del 1943, capace ancora oggi di evocare un passato di splendore e rovina. Dopo aver eccezionalmente accolto nel 1953 il capolavoro di Picasso Guernica, la Sala delle Cariatidi ha ospitato nel corso degli anni mostre e progetti di artisti eccezionali.

Donne e alchimia

Speciale il legame del progetto con la città di Milano, dove visse, durante la sua giovinezza, Caterina Sforza, figlia di Galeazzo Maria Sforza duca di Milano, scienziata, condottiera e autrice di un raro manoscritto contenente più di 400 ricette per medicamenti, cosmetici e formule alchemiche. Kiefer dà voce a lei e a molte altre donne alchimiste, per lo più dimenticate dalla storia ufficiale. Se alcune di queste figure femminili – come Caterina Sforza, Isabella Cortese, Maria la Giudea – sono note al grande pubblico, altri nomi, come quello di Marie Meudrac, Rebecca Vaughan, Mary Anne Atwood, Anne Marie Ziegler, sono piuttosto sconosciuti. Attraverso la sua pittura materica e fortemente simbolica, l’artista tedesco rende visibile ciò che è stato sepolto: volti e corpi che emergono dalle sue tele come apparizioni, rivelando un mondo di intelligenze femminili perseguitate, occultate, ma fondamentali per la nascita del pensiero scientifico moderno. Fin dagli esordi della carriera di Anselm Kiefer, nei primi anni Settanta, un tema ricorrente nella sua opera è la raffigurazione dei poteri creativi e redentivi delle donne nella storia.

Alchimia, arte e femminile: un nuovo pantheon

La mostra non si limita a un’operazione di recupero storico, ma costruisce un vero e proprio pantheon al femminile, dove le alchimiste, grazie all’artista, riemergono dal passato con fattezze e attributi riconducibili sia alle scarne notizie biografiche giunte fino a noi, sia grazie all’intuizione visionaria del pittore. Figure fantasmatiche, in bilico tra mito, scienza, magia e filosofia: le loro storie parlano di scoperte ed esperimenti, rimedi medicali, cure di bellezza. Scienziate ante litteram, capaci di manipolare con sapienza alambicchi e forni per dare vita a ingegnosi processi di distillazione, a salutari ricette per il corpo e la mente. Le loro storie parlano anche di esclusione, travestimenti, condanne e abiure. Donne dotate di una formidabile intelligenza intuitiva e di rigore, che hanno cercato risposte nella natura, votandosi a una conoscenza concreta, sperimentale prima della scienza moderna. Queste donne si sono dedicate più alla cura del corpo e dello spirito, che alla ricerca astratta della “pietra filosofale”.

Un progetto artistico e simbolico unico

I teleri che compongono Le Alchimiste possono essere considerati inscindibili e formano un’opera unica profondamente simbolica. In essa si intrecciano temi centrali nel lavoro dell’artista: mito, storia, memoria collettiva, identità, distruzione e rigenerazione. La pittura diventa linguaggio alchemico, i cui processi, come l’elettrolisi e il fuoco, diventano strumenti narrativi.
Ogni quadro si offre come atto di resurrezione: un volto che emerge, un racconto, una materia che si trasfigura. Kiefer, interpretando il motto alchemico Obscurum per obscurius, ignotum per ignotius (“l’oscuro attraverso il più oscuro, l’ignoto attraverso l’ancor più ignoto”), invita il visitatore a immergersi in un percorso emotivamente coinvolgente, quasi iniziatico.

Una mostra-evento per Milano

Concepita per la Sala delle Cariatidi — uno spazio già ricco di significato storico — Le Alchimiste rappresenta un evento espositivo di grande rilievo per Milano e per la scena artistica internazionale, confermando la volontà di Palazzo Reale di dialogare con l’arte contemporanea. La mostra rende inoltre omaggio a Milano, città di Leonardo e della tradizione scientifica e culturale, attraverso la figura di Caterina Sforza, erede e testimone dell’epoca sforzesca. L’inaugurazione coinciderà con l’apertura dei Giochi Olimpici Invernali Milano-Cortina 2026, e la mostra proseguirà fino a settembre 2026, intrecciandosi con i principali eventi cittadini.

Il catalogo, edito da Marsilio Arte, è a cura di Gabriella Belli e contiene saggi e contributi di Natacha Fabbri, Gabriele Guercio, Lawrence Principe.

Info

KIEFER. LE ALCHIMISTE
Milano, Palazzo Reale – Sala delle Cariatidi
Dal 7 febbraio 2026

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