In occasione della Design Week milanese, gli spazi di PLUS+ a Milano accolgono Cenzo Cocca – Dalle radici alla poesia, una mostra intima e necessaria, presentata da LAQ – heritage, che raccoglie per la prima volta a Milano una selezione di lavori dell’artista sardo, classe 1994.

Protagonisti dell’esposizione sono i Testi cuciti, opere che nascono dalla scrittura e si compiono nel ricamo: brevi poesie, pensieri, visioni, prima affidati alla pagina e poi trasposti con ago e filo su tessuti recuperati — centrini e fazzoletti, memorie domestiche donate e riattivate. È un gesto quasi sacrale, quello di Cocca: restituire voce e presenza a ciò che l’uso ha consumato, elevandolo a supporto di un discorso interiore, intimo e universale.
In Ma il cielo è la casa delle nuvole (2024), i fili colorati disegnano parole leggere come sospiri, custodite da un centrino circolare, vintage, dove il tempo pare essersi fermato per ascoltare. Ogni punto è un frammento di silenzio che vibra, ogni ricamo una cucitura fra generazioni.
La tradizione tessile sarda, da cui Cocca trae linfa, si manifesta come pratica viva, non reperto da museo. Le sue opere non sono semplici reliquie di un passato artigianale, ma atti di resistenza affettiva, forme archetipiche che parlano con una voce nuova. In questo dialogo si avvertono l’eco di Maria Lai e l’irriverenza materica di Alberto Burri: la prima per l’idea dell’arte come narrazione condivisa, il secondo per la libertà del gesto.
Accanto ai testi cuciti, la mostra presenta anche i Ritratti – ricami su carta in cui il filo si fa disegno, esitazione grafica che richiama il tratto incerto della matita – e una selezione di tappeti e arazzi tradizionali, tratti dal catalogo Dal vicino Occidente (1997), che riaffermano l’arte tessile come linguaggio identitario e collettivo.
L’opera di Cenzo Cocca si muove sul crinale fra tempo e memoria, artigianato e poesia. Ricamare, per lui, è un modo per cucire ciò che è stato con ciò che è, per legare frammenti dispersi e restituirli alla visione. Un gesto lento, ostinato, che oggi più che mai merita ascolto.
L’artista
Andrea Cocca, in arte Cenzo, nel 2015 avvia la sua formazione come stilista a Nuoro e dal 2017 inizia a esporre regolarmente opere cucite a mano su tessuto e ritratti cuciti su carta. Il suo lavoro si inserisce in modo naturale nell’ambito della fiber art con attenzione ai temi dell’identità̀, dell’abitare, della percezione e della cura.
Nel 2022 è stato invitato da Barbara Pavan a partecipare a una collettiva al Museo del tessuto e del Ricamo di Valtopina e alla Galleria Manca Spazio di Chiara Manca a Nuoro. A Novembre 2023 ha esposto al Museo Archeologico di Olbia. Fa parte del collettivo internazionale fiberartfever che ha sede in Francia. Vive e lavora tra la Sardegna e la Puglia.
Info
CENZO COCCA
dalle radici alla poesia
opening: 10 aprile
9 – 13 aprile 2025
PLUS + Via Novati 2, Milano
orario apertura: tutti i giorni 15.30-19.30
www.laqheritage.com