È stata presentata ieri pomeriggio, giovedì 20 giugno, la serie di nove sculture di Nico Vascellari (Vittorio Veneto, 1976) intitolata Horse Power, che porta a 23 il numero di opere esposte in permanenza nel Parco Internazionale di Scultura di Villa Fürstenberg, a Mestre (VE).
Un progetto voluto dal Presidente della Banca, Ernesto Fürstenberg Fassio, e curato da Giulia Abate e Cesare Biasini Selvaggi, che ha trasformato i 22 ettari del giardino di Villa Fürstenberg in un’esposizione a cielo aperto di sculture monumentali con opere dei maestri della scultura contemporanea, italiani e internazionali.
L’arte è un bene comune da preservare. Un ponte per avvicinare le persone, in particolar modo i giovani. L’attività artistica è infatti in grado di arricchire la dimensione personale, il pensiero e l’introspezione di ognuno di noi e il sostegno a tale disciplina diventa ancora più forte quando pubblico e privato agiscono sinergicamente per creare una circolarità legata all’economia della bellezza, in grado di coniugare attenzione e impatto positivo sul territorio. Il nostro Parco Internazionale di Scultura soddisfa tutto questo e la risposta positiva del pubblico che abbiamo avuto sin dalla sua apertura lo conferma. Questa serie di opere di Nico Vascellari, grazie al connubio tra forza umana, animale e meccanica, riesce a nutrire la nostra curiosità e creatività, insegnandoci ad avere cura del bene collettivo e, quindi, della nostra società”
Ernesto Fürstenberg Fassio, Presidente di Banca Ifis
Attraverso l’analisi dell’utilizzo di immagini di animali nell’industria automobilistica, Horse Power intende suggerire un’indagine del rapporto tra uomo, animale e macchina, il cui legame è spesso paradossale e contradditorio: se è inevitabile leggere al suo interno un contrasto tra natura e tecnologia, dall’altro le figure animali e la loro simbologia sono state centrali nello sviluppo estetico e identitario dell’industria automobilistica, nel design dei loghi così come nella scelta dei nomi delle varie parti meccaniche.
Per evidenziare tale rapporto, Vascellari ha sviluppato la serie scegliendo degli animali – dal lupo al cervo, dal cavallo al leone – ognuno dei quali è utilizzato come logo da una differente casa automobilistica. Le sculture Horse Power, prima di essere fuse in alluminio, sono state realizzate in cera e sono state modellate dal calore dei motori su cui sono appoggiate, scolpite dalle azioni delle loro automobili. Piano piano, con il calore il ventre di ciascun animale si è sciolto e ha inglobato il motore creando un essere composto da due carcasse, quella dell’animale e quella della macchina, che ha come organi vitali un motore. Effettivamente questo sta alla macchina come le viscere stanno all’animale, rappresentando la parte calda e viva dei corpi. Presentate nel 2019 alla Biennale di Lione, ora queste opere sono esposte permanentemente in un’area dedicata del Parco Internazionale di Scultura di Banca Ifis.
Come spesso accade nello stile di Nico Vascellari, interprete di diverse pratiche artistiche – tutte legate dal richiamo a una natura remota, primitiva, che permane però nel presente – alle sculture si accompagna una performance che ne testimonia la creazione, immortalata in questo caso in un video, anch’esso entrato in collezione di Banca Ifis, che è stato proiettato su un ledwall nel corso della presentazione a Villa Fürstenberg. Il video, della durata di 40 minuti, è stato girato come fosse un documentario: racconta quanto accaduto nel corso di tre giorni e due notti in un’ampia zona dismessa di Cinecittà, a Roma. A nove stuntmen è stato chiesto di condurre nove automobili il cui cofano anteriore era stato sostituito da un animale in scala 1:1 in cera. Ogni animale è stato scelto per la sua apparizione su un singolo o su una serie di loghi di marchi automobilistici. Il cavallo, ad esempio, si ritrova su Ferrari, Porsche e Mustang, mentre il lupo su Lobini e il leone su Peugeot. I conducenti, seguendo una serie di indicazioni per interpretare i comportamenti dei loro animali-auto, sono stati ripresi mentre emulavano questi atteggiamenti.
In occasione dell’evento è stata presentata anche la nuova monografia dedicata all’artista dal titolo Nico Vascellari Fossils Of Experience (Skira Arte) a cura di Cesare Biasini Selvaggi, promossa da Banca Ifis. Da Revenge, la performance e installazione alla LII Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia, alla serie di sculture Horse Power nella collezione permanente del Parco Internazionale di Scultura di Villa Fürstenberg, il volume offre il racconto di oltre quindici anni di ricerche di Nico Vascellari, delle sue componenti distintive (il corpo, il volume, il suono), dei linguaggi di elezione (scultorei e performativi combinati con disegni, collage, video e sonorità), delle sue continue domande sulle relazioni tra uomo e natura, tra folklore e spiritualità̀.
A conclusione della presentazione, Banca Ifis ha annunciato il sostegno alla realizzazione di una nuova opera scultorea che Nico Vascellari, assieme a Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento di Firenze, sta progettando per Piazza della Signoria, dal titolo Fioretti. L’installazione sarà inaugurata a ottobre 2024.
IL PARCO
Ifis art si articola in una serie di iniziative, a partire dall’importante collezione d’arte che la Banca ha acquisito nel tempo, costituita da oltre 100 opere di 50 artisti, che spazia dall’arte classica a quella contemporanea. Alcune tra le più importanti opere della collezione hanno trovato la loro casa naturale nel Parco Internazionale di Scultura di Banca Ifis, un progetto curato da Giulia Abate e Cesare Biasini Selvaggi, all’interno dei 22 ettari di giardino di Villa Fürstenberg, a Mestre. Il Parco ospita, ad oggi, 23 opere plastiche di dodici maestri della scultura contemporanea, italiani e internazionali: Fernando Botero, Annie Morris, Park Eun Sun, Igor Mitoraj, Manolo Valdés, Pablo Atchugarry, Pietro Consagra, Roberto Barni, Julio Larraz, Philip Colbert, Giuseppe Penone e Nico Vascellari. La missione del Parco comprende, attraverso progetti anche temporanei (mostre, performance, workshop, giornate di studi), la “coltivazione” della biodiversità (ambientale, sociale, economica), dell’inclusione, dei valori e diritti collegati, e di reti sinergiche tra le imprese e il terzo settore della creatività contemporanea, prerequisito per uno sviluppo sociale ed economico sostenibile nella nuova era della “economia della conoscenza e della giustizia sociale”. Il Parco è visitabile gratuitamente ogni domenica (escluse le festività), previa prenotazione tramite l’app dedicata “Ifis art”.
L’ARTISTA
Nato nel 1976 a Vittorio Veneto vive e lavora tra Roma e Vittorio Veneto. La sua ricerca si articola e prende forma attraverso diverse pratiche, tra cui performance, scultura, installazione, disegno, video e suono. Attraverso uno sguardo dal carattere antropologico, analizza tematiche legate alla natura e al suo rapporto con l’uomo, fenomeni ancestrali e rituali, folklore e tradizioni, contaminandole con una dimensione underground.